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La Belle Dame de Saint-Merci

Indice Il pittore L’opera che ispirò l’opera Il dipinto e i costumi Fonti bibliografiche   La Belle Dame de Saint-Merci è il solo tit...

The shadows

Il titolo di questa opera significa praticamente Le ombre” e raffigura una damigella intenta a dipingere sul muro l’ombra di un soldato di guardia. Probabilmente è un soldato di cui la giovane è innamorata e a tal proposito il dipinto si potrebbe essere ispirato ai romanzi sull’amor cortese. Non sappiamo chi o cosa debbano rappresentare questi due personaggi, se non una scena ambientata in lontano Medioevo.

 

 

 

I costumi

La damigella indossa un abito semplice e affatto decorato, tipico dei secoli XII-XIII, con le maniche leggermente svasate e un po’ di strascico sulla gonna. In vita porta una cintura un poco preziosa mentre al capo reca una specie di coroncina rossa con un fioco. Deve trattarsi probabilmente di una damigella di piccola nobiltà, altrimenti avrebbe avuto abiti più sontuosi se pur semplici. Anche il cavaliere o soldato è abbigliato secondo uno stile più tipico della guardia (comune un po’ per tutto il Medioevo), con una cotta di maglia che lo veste completamente da capo a piedi e sopra a tutto porta una tunica con un'insegna, forse del suo signore o del proprio casato. Il capo è protetto da un camaglio con zuccotto che serviva a proteggere la calotta cranica e dunque non vediamo nulla di lui, tranne il volto. L’elmo è tipico della prima metà del XIII secolo, interamente chiuso e con una piccola visiera per gli occhi oltre a qualche buchino qua e là per far respirare chi c’era sotto. Il cavaliere non è in tenuta da torneo altrimenti avrebbe avuto un’armatura più completa. Se ci facciamo caso l’ambiente è molto simile a quello di altri due quadri che abbiamo già visto di Leighton e che ritroveremo in altri dipinti ancora a cui si ispirano i costumi.

L’abito della damigella è realizzabile in lino o velluto mentre la tunica del cavaliere era realizzata spesso in lino grosso o tela, specie quella dei soldati e l’emblema era ricamato spesso su un pezzo di stoffa a parte, che veniva poi cucito nella posizione corretta sulla tunica, per contraddistinguere il casato del cavaliere o quello del signore che egli serviva.

 

Fonti bibliografiche

  • English Medieval Knight 1200-1300 di Christopher Gravett. Osprey Publishing, ed., 2002 – 68 pp.

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