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La Belle Dame de Saint-Merci

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Kweeped from people

Kweeped from people è un altro dipinto di Leighton in cui vediamo una scena ispirata probabilmente alla fine del Medioevo inglese. Tutti i costumi sono di ispirazione quattrocentesca. Non ci è dato sapere a cosa si sia effettivamente ispirato Leighton, perché anche le didascalie non sono molte e inoltre il quadro fa parte di una collezione privata.

 

Figura 1 – Lo stemma col motto dell’Ordine della Giarrettiera di Edoardo III

 

Lo stemma rappresentato è quello inglese, è diffuso nel periodo che va dal 1399 al 1603, a partire dal regno di Enrico IV, tra gli ultimi Plantageneti del ramo dei Lancaster, che però avevano nello stemma una rosa [1]. Nello stemma sono raffigurati i tre leoni Plantageneti [2] e i Gigli di Francia [3]. La presenza di due stemmi di due diverse monarchie è probabilmente un riferimento chiaro ai rapporti tra le due case regnanti, in virtù dei numerosi legami di parentela tra le due famiglie, instaurati nel tempo grazie ad abili politiche di natura matrimoniale. Fu proprio in virtù di tali legami di parentela che nacquero i pretesti che portarono nel XIV secolo alla Guerra dei Cent’anni: il principe inglese era nipote e cugino dei sovrani francesi e vantava dunque diritti al trono.

 

Edmund Blair Leighton -Kweeped from

 

È difficile ambientare con precisione assoluta la scena, anche se probabilmente è compresa nella seconda metà del XV secolo, epoca in cui lo stemma era quello qui rappresentato e i costumi femminili erano gli stessi rappresentati nel quadro, con copricapi diffusi solo dopo il 1450. Il bambino presentato al popolo potrebbe essere Riccardo III d'Inghilterra, nato nel 1452 e nei primi anni della seconda metà del XV secolo poteva essere un bambino. Riccardo fu l’ultimo re Plantageneto sul trono inglese e forse fu anche questo fatto che ispirò il pittore a rappresentarlo, l’ultimo erede di una centenaria dinastia veniva presentato al popolo. La donna è sicuramente una dama ma non possiamo sapere con precisione se fosse la madre, Cecilia Neville del casato dei Lancaster.

La donna indossa un abito realizzato con broccato nero e oro a motivi floreali, le maniche svasate e foderate con seta dorata. Il mantello è di velluto rosso, foderato con seta dello stesso colore e intorno agli orli il mantello ha decorazioni dorate che richiamano l’oro della fodera dell’abito. Il copricapo della donna è tipico della moda basso medievale, in particolare nel periodo dei secoli XIV e XV. Era realizzato con una retina che serviva a tenere fermi i capelli, avvolti in trecce e fermati con forcine, sui lati della testa, sopra le orecchie; davanti era fissato un velo, corto rispetto a quelli usati nei capelli a punta (in inglese noti come butterflies hats). Il velo, realizzato con seta molto leggera, era posizionato in modo da cadere all’indietro.

Il bambino invece è vestito secondo lo stile tipico di metà XV secolo, con un farsetto noto anche come doublet [4]. Realizzato con tessuto chiaro, di seta, è difficile scorgerne i dettagli.

Per l’abito della dama è difficile reperire un tessuto uguale identico in commercio, si trovano damascati a sfondo nero con trama bianca o argentata, raramente d’oro.

 

Fonti bibliografiche

 

Note

[1] Di fatto lo stemma principale della monarchia restava quello con leoni e gigli.

[2] Lo stemma fu introdotto da re Riccardo I d'Inghilterra negli anni 1190, apparentemente come versione di quello del Ducato di Normandia Secondo una tradizione, a seguito della Conquista normanna fu aggiunto un terzo leopardo ai due normanni per rappresentare il regno unito Anglo-Normanno. Secondo un'altra tradizione i due leopardi furono combinati ad un singolo leone di Aquitania all'acquisizione di questa da parte della Corone inglese. Altri esperti di araldica affermano che agli inizi dello sviluppo di questa scienza il numero dei leopardi non era fissato ed è solo una ragione di disegno se lo stemma inglese ha finito per avere tre leopardi (oggi chiamati leoni) e quello della Normandia due.

[3] I gigli si trovano nello stemma francese dal momento in cui salirono al trono i Capetingi nel X secolo fino al XVI sotto il ramo dei Borbone.

[4] La parola deriva dal medio inglese, dall’anglo-francese dublet. Il termine fu coniato nel XIV secolo

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